A proposito del tempo Sant’Agostino è stato molto esplicito e chiaro: “Io so che cosa è il tempo. Ma se qualcuno mi chiede: ‘Che cos’è il tempo?’, allora non lo so più.” Da allora sono passati molti secoli, ma in fondo ancora oggi – e anche nell’ambito organizzativo di una struttura turistico sociale – non è facile definire il concetto di tempo in termini del tutto esaurienti.
Alcune considerazioni possiamo però avanzarle, proprio in base a tutto quello che ci è successo e ci sta succedendo.
L’Ostello di Trento è stato aperto con i fondi del Giubileo del 2000; da allora sono passati poco meno di 420.000 pernottamenti… una piccola città fatta di lingue, popoli, culture, colori e tradizioni tra loro diversissime ma in realtà tutti uguali perché tutti con lo stesso sorriso.
L’orologio misura il tempo che passa. E il tempo passa con uguale cadenza e ritmo, al lavoro e nel resto del nostro vivere. Sono le nostre percezioni che cambiano. E’ cambiata la visione del mondo perché ora abbiamo, con fatica, imparato che un mondo fatto di diversità è un mondo bellissimo.
E l’Ostello vuole essere un posto nuovo e innovativo che guarda al futuro per accendere circuiti vitali, fantastici che ci arricchiscono di nuova energia.
Dobbiamo gestire bene il tempo: abbiamo difronte a noi due anni. Solo due anni per comprendere come è passato il tempo, come è cambiata la nostra percezione di turismo sociale, come desideriamo accendere il futuro.
Abbiamo inserito due questionari uno per ogni anno di gestione che vi chiediamo di collaborare a compilare, per consegnare i risultati alla Amministrazione Pubblica e chiedere loro di accendere ancora l’Ostello di nuova energia che porterà la struttura con un progetto nuovo alle soglie del 2030.
Grazie del tuo aiuto se puoi perché tentar di chiedere ascolto in fondo non dovrebbe nuocerci più di tanto e forse insieme possiamo far nascere un Ostello fantastico!